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La biodiversità

Come suggerisce il nome stesso, la biodiversità è la diversità degli organismi viventi in un ecosistema, cioè il numero di specie geneticamente e morfologicamente diverse di piante, animali e altri organismi in una data area. Un'elevata biodiversità indica molti tipi diversi di organismi, e una bassa biodiversità significa meno specie diverse di organismi. Per ragioni pratiche, in genere si escludono da queste considerazioni i batteri, gli archei e i funghi unicellulari (lieviti). Pur essendo molto difficili da identificare con metodi classici, questi organismi sono molto abbondanti sul nostro pianeta e con l'introduzione di metodi genetici facilmente accessibili sono ora più comunemente inclusi nelle valutazioni sulla biodiversità.

La biodiversità dipende da molti fattori abiotici come l'altitudine, la temperatura, i nutrienti facilmente reperibili e la difficoltà delle condizioni di vita della zona. Inoltre, insieme ai fattori abiotici e alle relazioni inter- e intraspecie, la biodiversità è data anche dalla disponibilità di nicchie ecologiche. Per maggiori informazioni a riguardo, prova la simulazione sulle nicchie.

In biologia ed ecologia, un grado elevato di diversità è una condizione desiderata, perché spesso indica un ecosistema sano. È importante notare che un'elevata diversità non garantisce sempre che una comunità sia in salute, e una comunità a bassa diversità può essere altrettanto sana; di solito, tuttavia, queste ultime sono più inclini a subire danni irreparabili causati da piccole perturbazioni. Al contrario, un ecosistema con una biodiversità sana può riprendersi da svariati eventi, anche severamente impattanti.

Per valutare la biodiversità di un'area è necessario effettuare un campionamento. Un campionamento può essere eseguito in molti modi, che spaziano dall'uso di quadranti al posizionamento di vari tipi di trappole adatte agli organismi di interesse. Alcune trappole usano le esche, sotto forma di feromoni (come nelle trappole appiccicose) o cibo, altre si basano sul comportamento e sui movimenti dell'animale per intrappolarlo, come le trappole a caduta e le fototrappole. Per rendere i dati accessibili a utenti non esperti si usano strumenti come le chiavi dicotomiche; al giorno d'oggi sono disponibili applicazioni per smartphone e siti web che permettono di identificare determinati organismi comuni, come i funghi commestibili o gli uccelli. Per quantificare la biodiversità si usa un indice di biodiversità, che mette a confronto il numero di specie diverse presenti in un'area con il numero totale di esemplari.

Il metodo più moderno utilizzato per valutare la biodiversità di una data zona è l'uso del DNA ambientale: utilizzando semplicemente una tazza di acqua o un campione di suolo, un laboratorio e un database di riferimento si può determinare con elevata precisione quali sono gli organismi presenti.

Sulla Terra la biodiversità segue una tendenza comune: segue il gradiente altitudinale di una zona, con la massima biodiversità ad altitudini intermedie e un calo ad altitudini più basse e più alte. Troverai questo pattern ricreato anche sul pianeta fittizio Astakos IV.