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Sequenziamento di prima generazione

Il sequenziamento di prima generazione, noto anche come sequenziamento Sanger, si riferisce al metodo a terminazione di catena che fu sviluppato da Fredrick Sanger e collaboratori nel 1977 (figura sotto). La molecola di DNA viene amplificata con nucleotidi modificati (ddNTP), ed è consentita l'aggiunta di una sola base per ciclo. Il DNA viene poi amplificato con lunghezza variabile: ogni filamento è una coppia di basi più lunga della molecola precedente. Queste molecole vengono poi separate per elettroforesi capillare. Grazie al colorante fluorescente alla fine di ogni frammento, siamo in grado di identificare la base (A, G, T o C) leggendo il segnale di colore diverso.

A sinistra, la rappresentazione di un gel che mostra la separazione di molte molecole di DNA in base alla lunghezza dei nucleotidi. Ogni molecola è mostrata in uno dei 4 colori correlati ai 4 nucleotidi del DNA. A destra, per ogni banda di DNA c'è un picco orizzontale colorato dello stesso colore.

Nella figura: il metodo a terminazione di catena. Le molecole di DNA etichettate sono separate in base alle loro dimensioni. Ogni molecola ha un nucleotide modificato (ddNTP) che è etichettato con un colorante fluorescente. Ogni colore di fluorescenza indica una base specifica: verde (A), giallo (G), rosso (T) e blu (C).

Per saperne di più, leggi l'articolo sul sequenziamento di nuova generazione.