Indice glicemico
L'indice glicemico (IG) rappresenta l'aumento totale della glicemia di una persona dopo il consumo di un determinato alimento.
L'indice glicemico si misura dopo un digiuno di 12 ore e l'assunzione di un alimento con una quantità fissa di carboidrati, di solito 50 g. Si misura dall'area incrementale sotto la curva di risposta del glucosio nel sangue a due ore. Poiché l'IG di un alimento è calcolato rispetto all'equivalente di 50 g di glucosio, esso varia tipicamente tra 50 e 100. Ad esempio l'indice glicemico del glucosio puro ha il valore 100.
L'IG è utile per capire come il corpo scompone i carboidrati e tiene conto solo dei carboidrati disponibili (carboidrati totali escluse le fibre) in un alimento. L'aumento della glicemia può essere influenzato da vari altri fattori, come la quantità di grassi mangiati con il cibo.
L'IG non prende in considerazione la quantità di cibo, ma solo i carboidrati contenuti. Una misura correlata, il carico glicemico, tiene conto della quantità di cibo, moltiplicando l'indice glicemico per il contenuto di carboidrati della porzione assunta. Le carote hanno un alto indice glicemico, ma un basso carico glicemico relativamente alla quantità tipicamente consumata. Il fruttosio, al contrario, ha un basso indice glicemico, ma può avere un alto carico glicemico se se ne consuma una grande quantità.
L'impatto dei diversi alimenti sul livello di glucosio nel sangue è molto importante per le persone diabetiche.