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Cancro ereditario

Il cancro è una malattia genetica causata da alterazioni nel DNA. Ciò significa anche che le alterazioni possono essere passate dai genitori alla loro discendenza, risultando così in un tumore ereditario. Questi individui nascono con un allele difettoso che hanno ereditato da uno dei genitori.

Si ereditano più frequentemente gli oncosoppressori difettosi rispetto agli oncogeni. Negli oncosoppressori, entrambi gli alleli devono essere non funzionali affinché il cancro si sviluppi. Alfred G. Knudson lo ha ipotizzato per primo nel 1971 con la sua ipotesi dei due colpi. Knudson studiò il retinoblastoma (un cancro che si sviluppa nella retina) diagnosticato a bambini molto piccoli. Scoprì che questi bambini avevano ereditato un gene oncosoppressore difettoso, chiamato RB1, da uno dei genitori.

Il primo "colpo" si riferisce al difetto ereditato, il secondo a un evento che accade durante la vita del soggetto. Questo evento potrebbe essere causato da mutazioni casuali che avvengono durante la divisione cellulare o da fattori esterni, come radiazioni solari che causano l'inattivazione del secondo allele. Dato che questi individui hanno già subito il primo "colpo", sviluppano il cancro a un'età molto inferiore rispetto a soggetti nati con entrambi gli alleli sani; questi ultimi, infatti, devono subire entrambi i "colpi" nel corso della loro vita (Figura 1).

Figura 1. Illustrazione dell'ipotesi dei due colpi di Knudson sull'inattivazione degli oncosoppressori nel cancro ereditario. 10 Knudson, A.G. (1971) Mutation and cancer: statistical study of retinoblastoma. Proc Natl Acad Sci USA 68, 820-823, PubMed.

Fonti

  1. Knudson AG Jr., 1971, Mutation and cancer: statistical study of retinoblastoma. Proc Natl Acad Sci USA. Apr;68(4): 820-3.

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