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La microscopia ottica

La microscopia ottica è la tecnica di microscopia più comunemente utilizzata. Spesso richiede che il campione studiato venga sottoposto a colorazione per poterne osservare le strutture di interesse.

Il microscopio ottico ha un limite di risoluzione di circa 200 nm, che corrisponde alla distanza minima tra due punti al di sotto della quale questi non sono più distinguibili come entità separate. La risoluzione è limitata dalle proprietà fisiche della luce e dall'obiettivo del microscopio. Da una parte la lunghezza d'onda della luce limita la risoluzione: a lunghezze d'onda inferiori corrisponde una migliore risoluzione. Dall'altra, il valore di apertura dell'obiettivo limita la risoluzione.

Per impostare l'apertura dell'obiettivo al limite massimo si può versare una goccia di olio da immersione tra il coprivetrino e l'obiettivo. Senza l'olio da immersione, la luce viene rifratta quando esce dal coprivetrino, passa nell'aria e poi entra di nuovo nel vetro dell'obiettivo. Se si usa l'olio da immersione, che ha la stessa assorbanza del vetro, questo effetto diminuisce e si raggiunge il limite massimo di risoluzione.