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Isolamento degli acidi nucleici

L'isolamento degli acidi nucleici consiste nell'estrazione di DNA o RNA (o di entrambi) dalle cellule. Il DNA può essere estratto dai globuli bianchi presenti in un campione di sangue (i globuli rossi sono privi di nucleo, perciò non contengono DNA), così come da saliva, follicoli piliferi, teste di spermatozoi, tessuto muscolare, ossa o denti. All'interno di una cellula esistono diversi tipi di molecole di RNA. Quando si isola l'RNA da un campione di tessuto, ne vengono isolate tutte le tipologie (= RNA totale).

Per l'isolamento degli acidi nucleici esistono diversi protocolli ma, in generale, la procedura è la seguente:

1) Estrazione dell'acido nucleico (lisi e isolamento)

2) Purificazione dell'acido nucleico

3) Quantificazione e analisi della purezza

Quando si lavora con gli acidi nucleici, è fondamentale proteggere il campione dalle contaminazioni e dalla degradazione delle RNAsi e DNAsi. Le RNasi, in particolare, sono molto abbondanti nell'ambiente e possono degradare l'RNA raccolto. Pertanto, il campione viene di solito congelato in azoto liquido a -196°C (temperatura di ebollizione dell'azoto liquido). A questa temperatura così bassa gli enzimi si inattivano e tutte le funzioni biologiche cessano.

Dopo aver isolato gli acidi nucleici è possibile ricorrere alle tecniche di sequenziamento per isolare sequenze specifiche del DNA o RNA.


Metodi di isolamento degli acidi nucleici