Quantificazione degli acidi nucleici
Per l'analisi di quantificazione si raccomanda la spettrofotometria. Questa tecnica dà informazioni sulla concentrazione di acidi nucleici del campione insieme a due rapporti di qualità, 260/280 e 260/230. Per ottenere informazioni sull'integrità dell'RNA dovranno essere applicate altre tecniche.
Il rapporto 260/280 riflette la purezza del DNA e dell'RNA. A 260 nm si misurano gli acidi nucleici e a 280 le proteine. Il rapporto 260/280 raccomandato dovrebbe essere tra 1,8 e 2,1. Se il rapporto è inferiore, può indicare la presenza di proteine o altri contaminanti che assorbono a 280 nm.
Il rapporto 260/230 è usato come misura secondaria della purezza degli acidi nucleici. A 260 nm si misurano gli acidi nucleici e a 230 si misurano le sostanze chimiche rimaste nel campione dalla fase di isolamento. I valori 260/230 dovrebbero essere nell'intervallo 2,0-2,2. Se il rapporto è più basso del previsto può indicare la presenza di contaminanti, che assorbono a 230 nm (ad esempio il fenolo).
Misurazione con spettrofotometro
La concentrazione degli acidi nucleici può essere determinata misurando la loro assorbanza con uno spettrofotometro come il Nanodrop.
L'assorbanza è misurata a 260 nm (A260), un livello a cui gli acidi nucleici assorbono in modo maggiore la luce. La quantità di luce assorbita è proporzionale alla quantità di acidi nucleici nel campione.
La relazione tra la concentrazione e l'assorbanza è descritta dalla legge di Beer-Lambert: A = c · ε · L, che può anche essere scritta come c = A / (ε · L), con
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c: la concentrazione di acido nucleico in moli.
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A: l'assorbanza in AU.
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ε: il coefficiente di estinzione molare dipendente dalla lunghezza d'onda (chiamato anche assorbibilità molare) in moli/cm.
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L: la lunghezza del percorso in cm (per NanoDrop questo valore è 10 mm).
Questa immagine raffigura il risultato di una quantificazione spettrofotometrica dell'RNA di un campione di RNA di alta qualità.