Sicurezza in laboratorio
Simboli di pericolo
I materiali o sostanze pericolose sono solidi, liquidi o gas che possono arrecare danni a persone, altri organismi viventi o all'ambiente, e che devono essere regolamentati da specifiche normative sulle sostanze chimiche. Queste sostanze includono materiali radioattivi, infiammabili, esplosivi, corrosivi, ossidanti, asfissianti, a rischio biologico, tossici, patogeni o allergenici. Ecco una lista delle categorie in cui vengono raggruppati questi materiali pericolosi:
- Classe 1: esplosivi -> dinamite, nitroglicerina...
- Classe 2: gas -> gas infiammabili (acetilene, idrogeno), non infiammabili (azoto, neon) o velenosi (fluoro, acido cianidrico...)
- Classe 3: liquidi infiammabili -> etere dietilico, disolfuro di carbonio, benzina, acetone...
- Classe 4: solidi infiammabili -> nitrocellulosa, magnesio, fosforo bianco, sodio...
- Classe 5: agenti ossidanti e perossidi organici -> ipoclorito di calcio, nitrato di ammonio, perossido di idrogeno, idroperossido di cumene...
- Classe 6: sostanze tossiche e infettive -> rischio biologico (materiale umano, colture di virus...), cianuro di potassio, cloruro di mercurio, pesticidi...
- Classe 7: sostanze radioattive -> uranio, plutonio...
- Classe 8: sostanze corrosive -> acidi (acido solforico, acido cloridrico...) e basi (idrossido di potassio, idrossido di sodio...)
- Classe 9: varie -> amianto, sistemi di gonfiaggio per airbag, gommoni di salvataggio autogonfiabili, ghiaccio secco...
Ogni sostanza pericolosa viene contrassegnata con uno specifico simbolo, che serve a identificare i rischi da tenere in considerazione quando si usa quel materiale.
Dispositivi di protezione
I dispositivi di protezione individuale in laboratorio includono guanti, maschera di protezione delle vie respiratorie, occhiali e indumenti protettivi. La necessità di ricorrere alle diverse tipologie di protezione dipende da ogni caso specifico, dal tipo di operazioni che si devono svolgere, nonché dalla natura e dalle quantità delle sostanze chimiche utilizzate.
- I guanti protettivi devono essere indossati quando si maneggiano materiali irritanti, dannosi e corrosivi, prodotti chimici di tossicità sconosciuta e materiali molto caldi o molto freddi. I guanti usati in laboratorio sono di norma in lattice, vinile o nitrile.
- Un respiratore va usato solo quando è necessaria la ventilazione e la cappa aspirante non riduce la nocività della sostanza chimica al di sotto di livelli accettabili.
- Gli occhiali protettivi servono a proteggere gli occhi da particelle sospese o proiettate in aria, come vetro o polveri.
- Bisogna sempre indossare indumenti protettivi come i camici da laboratorio, resistenti ai rischi fisici e chimici. Pantaloncini, scarpe aperte, cravatte e capelli sciolti devono essere evitati.
Nel caso dei rischi biologici, ci sono quattro categorie: la più bassa (Livello 1) corrisponde al rischio minimo e la più alta (Livello 4) corrisponde al rischio massimo. In caso di rischio minimo, è sufficiente lavorare con guanti e mascherina. Al contrario, il livello 4 richiede precauzioni specifiche come indossare una tuta a pressione positiva con un'unità di filtrazione-ventilazione per l'aria, fare diverse docce, utilizzare una camera a vuoto, una camera a luce ultravioletta o un sistema di rilevamento autonomo.